Vincolo di inedificabilità assoluto nelle zone limitrofe alle autostrade
Consiglio di Stato decisione n. 4927 del 2002.
Il vincolo di inedificabilità è assoluto e prescinde dalle caratteristiche
dell'opera realizzata. La costruzione posta ad una distanza inferiore a quella
legale non può essere oggetto di sanatoria quando è stata edificata dopo
l'imposizione del vincolo, anche se non comporta rischi per la circolazione
stradale o quando ad esempio rappresenti la semplice sopra elevazione di un
fabbricato, ancorché rimanga sotto il piano stradale, situato in zona soggetta
vincolo di rispetto stradale.
Abusi edilizi: l'Amministrazione Comunale deve dare seguito alla denuncia
dell'interessato.
Quando un cittadino, che sia in rapporto diretto con l'area sulla quale è stato
perpetrato un illecito edilizio (ad es. un confinante) , chiede l'eliminazione
dell'abuso o il rispetto della normativa edilizia vigente il Comune ha l'obbligo
di provvedere alla richiesta.
Qualora il Comune non adotti le misure richieste è legittimo pretendere un
provvedimento che ne spieghi esplicitamente le ragioni.
Il Consiglio di Stato, infatti, nella sentenza n. 7132/2003 afferma che
l'Amministrazione Comunale non può avvalersi nel caso appena esposto del
Silenzio-Rifiuto; deve cioè in ogni caso avviare un'istruttoria tesa
all'accertamento di quanto contenuto nella istanza del cittadino leso.
Gli interessati possono pertanto impugnare in sede giurisdizionale il silenzio
rifiuto dell'amministrazione, avendo cura di indicare chiaramente la
localizzazione e la sussistenza degli abusi.
Approvazione della sanatoria edilizia per ottenere il certificato di
agibilità.
Consiglio di Stato – Quinta sezione – sentenza del 15 aprile 2004 n.
2140.
Il rilascio della concessione edilizia in sanatoria non dà diritto in modo automatico a ottenere il certificato di agibilità dell’immobile. Le due procedure seguono strade distinte. Il certificato di agibilità infatti non è un atto dovuto, ma scaturisce dai controlli sulle condizioni igienico sanitarie che anche in caso di bene condonato possono avere esito negativo. Pertanto è legittimo il diniego del certificato di agibilità, anche a seguito della concessione edilizia a sanatoria, laddove l’amministrazione accerti la mancanza delle condizioni di salubrità richieste dalla legge.