-art. 39 DPR 380/01 - art. 30 LR 11/04 ex art. 98 LR 61/85-

Iter annullamento provvedimenti comunali
Termine: entro 10 (ora 2) anni dalla adozione

Segnalazione presunta illegittimità
(relativa a provvedimenti e delibere non conformi a prescrizioni degli strumenti urbanistici o comunque in contrasto con la normativa urbanistico-edilizia vigente al momento della loro adozione) 

V

Dirigente  
assegnazione Responsabile del Procedimento 

V

Responsabile del Procedimento
Avvio procedimento, cura l’istruttoria, segnalazione puntuale, acquisisce documentazione, valuta conformità

V

   Dirigente 
Verifica legittimità (non discrezionale)

                            V                                                                                                V

Contestazione violazioni
(se emergono illegittimità)

>

Inform.
Presidente

<

Archiviazione
(se non emergono illegittimità)

                          V

notifica
Titolare, Proprietario, 
Progettista, Comune

eventuale
Proposta al Presidente
di
sospensione dei lavori
(durata sei mesi)

                          V 

Controdeduzioni
(entro 60 giorni)

V

RdP - Dirigente 
Valutazione controdeduzioni  

V

Accertamento delle violazioni
(se permangono le illegittimità)

>

Inform.
Presidente

<

Archiviazione
(se il Comune ha eliminato o dimostrato che non vi sono illegittimità)

Visto l'accertamento depositato e relazionato sulla sussistenza di interesse pubblico

PRESIDENTE 
Potere discrezionale -Sentito Consiglio Provinciale

Termine: Entro 18 mesi dall’accertamento delle violazioni emette

Decreto di Annullamento
Puntualmente motivato da specifiche ragioni di pubblico interesse che lo giustifichino 

< >

Decreto di Archiviazione
Puntualmente motivato 

 

 


Annullamento provvedimenti comunali art. 30 della LR 11/04 ex art. 98 LR 61/85.

 

Dopo le modifiche costituzionali e con l’entrata in vigore dell’art. 30 della LR 11/04, anche la disciplina in oggetto ha subito delle innovazioni rispetto al abrogato art. 98 della LR 61/85.

Si cerca pertanto di evidenziarle con lo scopo di adottare un iter procedurale, individuando le procedure e le rispettive competenze nella bozza di schema predisposto. 

(fonti: Commento G. De Marco art. 39 DPR 380/01, Commento Bruno Barel art.30  LR 11/04)

 

OGGETTO DI ANNULLAMENTO

provvedimenti e delibere non conformi a prescrizioni degli strumenti urbanistici o comunque in contrasto con la normativa urbanistico-edilizia vigente al momento della loro adozione. 

Tutti i provvedimenti, in particolare i permessi di costruire escluse DIA se non quelle (con qualche perplessità) di cui al art. 22 c.3 del DPR 380/01 escluse  valutazioni sulla conformità degli strumenti urbanistici stessi (a chi compete?)  

 

POTERE DI ANNULLAMENTO

Potere di controllo > potere sostitutivo > potestà di indirizzo e/o vigilanza

Attribuito dalla Regione al Presidente della Provincia in conformità ai principi di sussidiarietà. 

Va ricondotto a una funzione di autotutela di carattere discrezionale affiancando quello di autoannullamento comunale su cui prevale. 

Appare finalizzato ad un opera di controllo attivo di tipo collaborativi di concorrente competenza

 

PRESUPPOSTI PER L’ANNULLAMENTO

·        Provvedimento illegittimo               

·        Sussistenza di un interesse pubblico concreto e attuale all’eliminazione del provvedimento illegittimo del quale deve essere data congrua motivazione nell’atto di annullamento.

Definire il concetto di interesse pubblico

 

AUTONOMIA COMUNALE

Garantita dalla Costituzione

Trattasi di potere diretto ad assicurare l’osservanza, da parte del Comune, delle prescrizioni poste dalle superiori fonti normative, dalle quali il Comune stesso è vincolato. 

 

PROVVEDIMENTO DI ANNULLAMENTO

Assunto dal Presidente entro 18 mesi dall’accertamento delle violazioni (deposito della relazione del funzionario che ha svolto i necessari accertamenti tecnici) previa contestazione delle violazioni. In pendenza può essere ordinata la sospensione dei lavori che dura mesi sei.

Il potere di annullamento (ampliamente discrezionale) è svincolato da una posizione di sovraordinazione o da una funzione di controllo rispetto al comune