MINISTERO DELL'AMBIENTE DECRETO 16 Marzo 1998
Tecniche di rilevamento e di misurazione dell'inquinamento
acustico.
IL MINISTRO DELL'AMBIENTE
di concerto con
I MINISTRI DELLA SANITÀ', DEI LAVORI
PUBBLICI, DEI TRASPORTI E DELLA NAVIGAZIONE E DELL'INDUSTRIA, DEL COMMERCIO E
DELL'ARTIGIANATO
Visto l'art. 3, comma 1, lettera c), della legge 26 ottobre 1995, n. 447;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 24 luglio 1977, n.616;
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 1 marzo 1991;
Considerata la necessita' di armonizzare le tecniche di rilevamento e di
misurazione dell'inquinamento acustico, tenendo conto delle peculiari
caratteristiche del rumore emesso dalle infrastrutture di trasporto;
Decreta:
Art. 1.
Campo di applicazione.
1. Il presente decreto stabilisce le tecniche di rilevamento e di misurazione
dell'inquinamento da rumore, in attuazione dell'art. 3, comma 1, lettera c),
della legge 26 ottobre 1995, n. 447.
2. Per quanto non indicato
nell'allegato A del presente decreto di cui costituisce parte integrante, si fa
riferimento alle definizioni di cui alla legge 26 ottobre 1995, n. 447.
Art. 2.
Strumentazione di misura.
1. Il sistema di misura deve essere scelto in modo da soddisfare le
specifiche di cui alla classe 1 delle norme EN 60651/1994 e EN 60804/1994. Le
misure di livello equivalente dovranno essere effettuate direttamente con un
fonometro conforme alla classe 1 delle norme EN 60651/1994 e EN 60804/1994. Nel
caso di utilizzo di segnali registrati prima e dopo le misure deve essere
registrato anche un segnale di calibrazione. La catena di registrazione deve
avere una risposta in frequenza conforme a quella richiesta per la classe 1
dalla EN 60651/1994 ed una dinamica adeguata al fenomeno in esame.
L'uso del
registratore deve essere dichiarato nel rapporto di misura.
2. I filtri e i microfoni utilizzati per le misure devono essere conformi,
rispettivamente, alle norme EN 61260/1995 (IEC 1260) e EN 61094-1/1994, EN
61094-2/1993, EN 61094-3/1995, EN 61094-4/1995. I calibratori devono essere
conformi alle norme CEI 29-4.
3. La strumentazione e/o la catena di misura, prima e dopo ogni ciclo di
misura, deve essere controllata con un calibratore di classe 1, secondo la norma
IEC 942:1988. Le misure fonometriche eseguite sono valide se le calibrazioni
effettuate prima e dopo ogni ciclo di misura, differiscono al massimo di 0,5 dB.
In caso di utilizzo di un sistema di registrazione e di riproduzione, i segnali
di calibrazione devono essere registrati.
4. Gli strumenti ed i sistemi di misura devono essere provvisti di
certificato di taratura e controllati almeno ogni due anni per la verifica della
conformità alle specifiche tecniche. Il controllo periodico deve essere
eseguito presso laboratori accreditati da un servizio di taratura nazionale ai
sensi della legge 11 agosto 1991, n. 273.
5. Per l'utilizzo di altri elementi a completamento della catena di misura
non previsti nelle norme di cui ai commi 1 e 2 del presente articolo, deve
essere assicurato il rispetto dei limiti di tolleranza della classe 1 sopra
richiamata.
Art. 3.
Modalità di misura del rumore.
1. I criteri e le modalità di esecuzione delle misure sono indicati
nell'allegato B al presente decreto di cui costituisce parte integrante.
2. I criteri e le modalità di misura del rumore stradale e ferroviario sono
indicati nell'allegato C al presente decreto di cui costituisce parte
integrante.
3. Le modalità di presentazione dei risultati delle misure sono riportate
nell'allegato D al presente decreto di cui costituisce parte integrante.
Art. 4.
Entrata in vigore.
Il presente decreto entra in vigore il giorno dopo la pubblicazione nella
Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.
Roma, 16 marzo 1998
p. Il Ministro dell'ambiente
CALZOLAIO
p. Il Ministro della sanità
BETTONI BRANDANI
Il Ministro dei lavori pubblici
COSTA
p. Il Ministro dei trasporti e della
navigazione
ALBERTINI
Il Ministro dell'industria
del commercio e
dell'artigianato
BERSANI
Allegato A.
DEFINIZIONI
- Sorgente specifica
: sorgente sonora selettivamente identificabile
che costituisce la causa del potenziale inquinamento acustico.
- Tempo a lungo termine (TL):
rappresenta un insieme
sufficientemente ampio di TR all'interno del quale si valutano i
valori di attenzione. La durata di TL è correlata alle variazioni
dei fattori che influenzano la rumorosità di lungo periodo.
- Tempo di riferimento (TR ):
rappresenta il periodo della
giornata all'interno del quale si eseguono le misure. La durata della giornata
è articolata in due tempi di riferimento: quello diurno compreso tra le h 6,00
e le h 22,00 e quello notturno compreso tra le h 22,00 e le h 6,00.
- Tempo di osservazione (TO ):
e' un periodo di tempo
compreso in TR nel quale si verificano le condizioni di rumorosità
che si intendono valutare.
- Tempo di misura (TM ):
all'interno di ciascun tempo di
osservazione, si individuano uno o più tempi di misura (TM) di
durata pari o minore del tempo di osservazione in funzione delle
caratteristiche di variabilità del rumore ed in modo tale che la misura sia
rappresentativa del fenomeno.
- Livelli dei valori efficaci di pressione sonora ponderata "A": L
AS , L AF , LAI.
Esprimono i valori efficaci
in media logaritmica mobile della pressione sonora ponderata "A"
LPA secondo le costanti di tempo "slow" "fast", "impulse".
- Livelli dei valori massimi di pressione sonora LASmax,
LAFmax, LAImax.
Esprimono i valori massimi della
pressione sonora ponderata in curva "A" e costanti di tempo "slow", "fast",
"impulse".
- Livello continuo equivalente di pressione sonora ponderata "A":
valore
del livello di pressione sonora ponderata "A" di un suono costante che, nel
corso di un periodo specificato T, ha la medesima pressione quadratica media
di un suono considerato, il cui livello varia in funzione del tempo:
dove
LAeq e' il livello continuo equivalente di pressione sonora
ponderata "A" considerato in un intervallo di tempo che inizia all'istante
t1 e termina all'istante t2 ; pA(t) è il
valore istantaneo della pressione sonora ponderata "A" del segnale acustico in
Pascal (Pa); p0 = 20 micron Pa è la pressione sonora di riferimento
.
- Livello continuo equivalente di pressione sonora ponderata "A" relativo al
tempo a lungo termine TL (LAeq,TL):
il livello continuo
equivalente di pressione sonora ponderata "A" relativo al tempo a lungo
termine (LAeq,TL ) può essere riferito:
a) al valore medio su
tutto il periodo, con riferimento al livello continuo equivalente di pressione
sonora ponderata "A" relativo a tutto il tempo TL, espresso dalla relazione:
essendo N i tempi di riferimento considerati;
b) al singolo
intervallo orario nei TR. In questo caso si individua un TM di 1 ora
all'interno del TO nel quale si svolge il fenomeno in esame.
(LAeq,TL ) rappresenta il livello continuo equivalente di pressione
sonora ponderata "A" risultante dalla somma degli M tempi di misura
TM, espresso dalla seguente relazione:
dove i e' il
singolo intervallo di 1 ora nell'iesimo TR.
E' il livello che
si confronta con i limiti di attenzione.
- Livello sonoro di un singolo evento LAE,
(SEL): e' dato
dalla formula:
dove
t2 -t1 e' un intervallo di tempo sufficientemente
lungo da comprendere l'evento;
t0 e' la durata di riferimento
(l s).
- Livello di rumore ambientale (LA):
e' il livello continuo
equivalente di pressione sonora ponderato "A", prodotto da tutte le
sorgenti di rumore esistenti in un dato luogo e durante un determinato
tempo. Il rumore ambientale è costituito dall'insieme del rumore residuo e da
quello prodotto dalle specifiche sorgenti disturbanti, con l'esclusione degli
eventi sonori singolarmente identificabili di natura eccezionale rispetto al
valore ambientale della zona. E' il livello che si confronta con i limiti
massimi di esposizione:
1) nel caso dei limiti differenziali, e' riferito
a TM;
2) nel caso di limiti assoluti e' riferito a
TR .
- Livello di rumore residuo (LR):
è il livello continuo
equivalente di pressione sonora ponderato "A", che si rileva quando si esclude
la specifica sorgente disturbante. Deve essere misurato con le identiche
modalità impiegate per la misura del rumore ambientale e non deve contenere
eventi sonori atipici.
- Livello differenziale di rumore (LD):
differenza tra il
livello di rumore ambientale. (LA) e quello di rumore residuo
(LR):
LD = (LA - LR)
- Livello di emissione
: è il livello continuo equivalente di pressione
sonora ponderato "A", dovuto alla sorgente specifica. E' il livello che si
confronta con i limiti di emissione.
- Fattore correttivo (Ki):
è la correzione in dB(A) introdotta per tener
conto della presenza di rumori con componenti impulsive, tonali o di bassa
frequenza il cui valore è di seguito indicato:
per la presenza di
componenti impulsive KI = 3 dB
per la presenza di componenti
tonali KT = 3 dB
per la presenza di componenti in bassa
frequenza KB = 3 dB
I fattori di correzione non si applicano
alle infrastrutture dei trasporti.
- Presenza di rumore a tempo parziale:
esclusivamente durante il tempo
di riferimento relativo al periodo diurno, si prende in considerazione
la presenza di rumore a tempo parziale, nel caso di persistenza del rumore
stesso per un tempo totale non superiore ad un'ora. Qualora il tempo parziale
sia compreso in 1 h il valore del rumore ambientale, misurato in Leq(A) deve
essere diminuito di 3 dB(A); qualora sia inferiore a 15 minuti il Leq(A) deve
essere diminuito di 5 dB(A).
- Livello di rumore corretto (LC):
e' definito dalla
relazione:
LC = LA + KI + KT +
KB
Allegato B.
NORME TECNICHE PER L'ESECUZIONE DELLE MISURE
- Generalità.
Prima dell'inizio delle misure è indispensabile acquisire
tutte quelle informazioni che possono condizionare la scelta del metodo, dei
tempi e delle posizioni di misura.
I rilievi di rumorosità devono pertanto
tenere conto delle variazioni sia dell'emissione sonora delle sorgenti che
della loro propagazione. Devono essere rilevati tutti i dati che conducono ad
una descrizione delle sorgenti che influiscono sul rumore ambientale nelle
zone interessate dall'indagine. Se individuabili, occorre indicare le maggiori
sorgenti, la variabilità della loro emissione sonora, la presenza di
componenti tonali e/o impulsive e/o di bassa frequenza.
- La misura dei livelli continui equivalenti di pressione sonora ponderata
"A" nel periodo di riferimento (LAeq,TR):
può essere eseguita:
a) per integrazione continua.
Il valore LAeq,TR viene
ottenuto misurando il rumore ambientale durante l'intero periodo di
riferimento, con l'esclusione eventuale egli interventi in cui si verificano
condizioni anomale non rappresentative dell'area in esame;
b) con tecnica di campionamento.
Il valore LAeq,TR
viene calcolato come media dei valori del livello continuo equivalente
di pressione sonora ponderata "A" relativo agli intervalli del tempo di
osservazione (To)i. Il valore di LAeq,TR e' dato dalla
relazione:
- La metodologia di misura rileva valori di (LAeq,Tr)
rappresentativi del rumore ambientale nel periodo di riferimento, della zona
in esame, della tipologia della sorgente e della propagazione dell'emissione
sonora. La misura deve essere arrotondata a 0,5 dB.
- Il microfono da campo libero deve essere orientato verso la sorgente di
rumore; nel caso in cui la sorgente non sia localizzabile o siano presenti più
sorgenti deve essere usato un microfono per incidenza casuale. Il microfono
deve essere montato su apposito sostegno e collegato al fonometro con cavo di
lunghezza tale da consentire agli operatori di porsi alla distanza non
inferiore a 3 m dal microfono stesso.
- Misure all'interno di ambienti abitativi.
Il microfono della
catena fonometrica deve essere posizionato a 1,5 m dal pavimento e ad almeno 1
m da superfici riflettenti. Il rilevamento in ambiente abitativo deve essere
eseguito sia a finestre aperte che chiuse, al fine di individuare la
situazione più gravosa. Nella misura a finestre aperte il microfono deve
essere posizionato a 1 m dalla finestra; in presenza di onde stazionarie il
microfono deve essere posto in corrispondenza del massimo di pressione sonora
più vicino alla posizione indicata precedentemente. Nella misura a finestre
chiuse, il microfono deve essere posto nel punto in cui si rileva il maggior
livello della pressione acustica.
- Misure in esterno.
Nel caso di edifici con facciata a filo
della sede stradale, il microfono deve essere collocato a 1 m dalla facciata
stessa. Nel caso di edifici con distacco dalla sede stradale o di spazi
liberi, il microfono deve essere collocato nell'interno dello spazio fruibile
da persone o comunità e, comunque, a non meno di 1 m dalla facciata
dell'edificio. L'altezza del microfono sia per misure in aree edificate che
per misure in altri siti, deve essere scelta in accordo con la reale o
ipotizzata posizione del ricettore.
- Le misurazioni devono essere eseguite in assenza di precipitazioni
atmosferiche, di nebbia e/o neve; la velocità del vento deve essere non
superiore a 5 m/s. Il microfono deve essere comunque munito di cuffia
antivento. La catena di misura deve essere compatibile con le condizioni
meteorologiche del periodo in cui si effettuano le misurazioni e comunque in
accordo con le norme CEI 29-10 ed EN 60804/1994.
- Rilevamento strumentale dell'impulsività dell'evento:
Ai fini
del riconoscimento dell'impulsività di un evento, devono essere eseguiti i
rilevamenti dei livelli LAImax e LASmax per un tempo di
misura adeguato. Detti rilevamenti possono essere contemporanei al verificarsi
dell'evento oppure essere svolti successivamente sulla registrazione magnetica
dell'evento.
- Riconoscimento dell'evento sonoro impulsivo:
Il rumore è
considerato avente componenti impulsive quando sono verificate le condizioni
seguenti:
l'evento e' ripetitivo;
la differenza tra LAImax
e LAsmax e' superiore a 6 dB;
la durata dell'evento a -10 dB
dal valore LAFmax e' inferiore a 1 s.
L'evento sonoro impulsivo
si considera ripetitivo quando si verifica almeno 10 volte nell'arco di un'ora
nel periodo diurno ed almeno 2 volte nell'arco di un'ora nel periodo notturno.
La ripetitività deve essere dimostrata mediante registrazione grafica del
livello LAF effettuata durante il tempo di misura LM.
LAeq,TR viene incrementato di un fattore KI cosi'
come definito al punto 15 dell'allegato A.
- Riconoscimento di componenti tonali di rumore.
Al
fine di individuare la presenza di Componenti Tonali (CT) nel rumore, si
effettua un'analisi spettrale per bande normalizzate di 1/3 di ottava. Si
considerano esclusivamente le CT aventi carattere stazionario nel tempo ed in
frequenza. Se si utilizzano filtri sequenziali si determina il minimo di
ciascuna banda con costante di tempo Fast. Se si utilizzano filtri
paralleli, il livello dello spettro stazionario è evidenziato dal livello
minimo in ciascuna banda. Per evidenziare CT che si trovano alla frequenza di
incrocio di due filtri ad 1/3 di ottava, possono essere usati filtri con
maggiore potere selettivo o frequenze di incrocio alternative. L'analisi deve
essere svolta nell'intervallo di frequenza compreso tra 20Hz e 20 kHz . Si è
in presenza di una CT se il livello minimo di una banda supera i livelli
minimi delle bande adiacenti per almeno 5dB . Si applica il fattore di
correzione KT come definito al punto 15 dell'allegato A, soltanto
se la CT tocca una isofonica eguale o superiore a quella più elevata raggiunta
dalle altre componenti dello spettro. La normativa tecnica di riferimento è la
ISO 266:1987.
- Presenza di componenti spettrali in bassa frequenza:
Se l'analisi in frequenza svolta con le modalità di cui al punto
precedente, rileva la presenza di CT tali da consentire l'applicazione del
fattore correttivo KT nell'intervallo di frequenze compreso fra 20
Hz e 200 Hz , si applica anche la correzione KB così come definita
al punto 15 dell'allegato A, esclusivamente nel tempo di riferimento
notturno.
Allegato C.
1. Metodologia di misura del rumore ferroviario.
Le
misure devono essere eseguite in condizioni di normale circolazione del traffico
ferroviario e nelle condizioni meteorologiche di cui al punto 7 dell'allegato B.
Il microfono, dotato di una cuffia antivento ed orientato verso la sorgente di
rumore, deve essere posto a una distanza di 1 m dalle facciate di edifici
esposti ai livelli sonori più elevati e ad una quota da terra pari a 4 m. Il
misuratore di livello sonoro deve essere predisposto per l'acquisizione dei
livelli di pressione sonora con costante di tempo "Fast" e consentire la
determinazione dell'orario d'inizio, del valore del livello di esposizione
sonora LAE e del profilo temporale LAF(t) dei singoli
transiti dei convogli. Per una corretta determinazione dei livelli di
esposizione, occorre che i valori di LAFmax siano almeno 10 dB(A)
superiori al livello sonoro residuo. Il tempo di misura TM deve essere non
inferiore 24 h. La determinazione dei valori LAeq,TR deve essere
effettuata in base alla relazione seguente:
dove:
TR e' il periodo di riferimento diurno o notturno;
n e' il
numero di transiti avvenuti nel periodo TR;
k = 47.6 dB(A) nel
periodo diurno (06-22) e k = 44.6 dB(A) nel periodo notturno (22-06).
Sulla
base dell'orario in cui si è verificato l'evento e dall'esame dei profili
temporali devono essere individuati gli eventi sonori non attribuibili al
transito dei treni oppure caratterizzati da fenomeni accidentali. I valori di
LAE corrispondenti a transiti di convogli ferroviari invalidati da
eventi eccezionali devono essere sostituiti dal valore medio aritmetico di
LAE calcolato su tutti i restanti transiti. Ai fini della validità
del valore di LAeq,TR il numero di transiti di convogli ferroviari
invalidati da altri fenomeni rumorosi, non deve superare il 10% del numero di
transiti n.
Qualora il rumore residuo non consenta la corretta
determinazione dei valori di LAE nel punto di misurazione, ovvero se
il numero di transiti invalidati e' superiore al 10% del numero totale n, si
deve applicare una metodologia basata sulla misurazione in un punto di
riferimento PR posto in prossimità dell'infrastruttura ferroviaria e
in condizioni di campo sonoro libero. Nel punto PR le misurazioni
devono avvenire su un tempo TM non inferiore a 24 ore ed i valori di
LAE misurati in PR devono essere correlati ai
corrispondenti valori misurati nel punto di ricezione per almeno 10 transiti per
ognuno dei binari presenti. Per ciascun binario sarà determinata la media
aritmetica delle differenze dei valori LAE misurati in PR
e nel punto di ricezione. Tale valor medio, per ottenere il corrispondente
valore nel punto di ricezione, deve essere sottratto al valore LAeq,TR
e' determinato nel punto Pr . Il livello equivalente continuo
complessivo nel punto di ricezione si determina mediante la relazione:
essendo n il numero di binari
2. Metodologia di misura del rumore stradale.
Essendo il
traffico stradale un fenomeno avente carattere di casualità o pseudocasualità,
il monitoraggio del rumore da esso prodotto deve essere eseguito per un tempo di
misura non inferiore ad una settimana. In tale periodo deve essere rilevato il
livello continuo equivalente ponderato A per ogni ora su tutto l'arco delle
ventiquattro ore: dai singoli dati di livello continuo orario equivalente
ponderato A ottenuti si calcola:
a) per ogni giorno della settimana i
livelli equivalenti diurni e notturni;
b) i valori medi settimanali diurni e
notturni.
Il microfono deve essere posto ad una distanza di 1 m dalle
facciate di edifici esposti ai livelli di rumore più elevati e la quota da terra
del punto di misura deve essere pari a 4 m. In assenza di edifici il microfono
deve essere posto in corrispondenza della posizione occupata dai recettori
sensibili. I valori di cui al punto b) devono essere confrontati con i livelli
massimi di immissione stabiliti con il regolamento di esecuzione previsto
dall'Art. 11 della legge 26 ottobre 1995, n. 447.
Allegato D.
PRESENTAZIONE DEI RISULTATI
I risultati dei rilevamenti devono essere trascritti in un rapporto che
contenga almeno i seguenti dati:
a) data, luogo, ora del rilevamento e descrizione delle condizioni
meteorologiche, velocità e direzione del vento;
b) tempo di riferimento, di osservazione e di misura;
c) catena di misura completa, precisando la strumentazione impiegata e
relativo grado di precisione; e del certificato di verifica della taratura;
d) i livelli di rumore rilevati;
e) classe di destinazione d'uso alla quale appartiene il luogo di misura;
l) le conclusioni;
m) modello, tipo, dinamica e risposta in frequenza nel caso di utilizzo di un
sistema di registrazione o riproduzione;
n) elenco nominativo degli osservatori che hanno presenziato alla
misurazione;
o) identificativo e firma leggibile del tecnico competente che ha
eseguito le misure.