Il
kWh più ecologico rimane sempre quello che non si consuma.
I provvedimenti che introducono disposizioni finalizzate a
promuovere una politica volta al risparmio energetico in edilizia
Le norme
dispositive sull'efficienza
energetica
3°
Decreto Attuativo del 192/05 mod. con Legge 3.08.2013, n. 90
D.P.R. 16 Aprile 2013, n. 75 in vigore dal 12 Luglio 2013 Regolamento recante disciplina dei criteri di accreditamento per
assicurare la qualificazione e l'indipendenza degli esperti e degli
organismi a cui affidare la certificazione energetica degli edifici, a
norma dell'articolo 4, comma 1, lettera c), del decreto legislativo 19
agosto 2005, n. 192
D.P.R. 16 Aprile 2013, n. 74 in vigore dal 12 Luglio 2013 Regolamento recante definizione dei criteri generali in materia di
esercizio, conduzione, controllo, manutenzione e ispezione degli
impianti termici per la climatizzazione invernale ed estiva degli
edifici e per la preparazione dell'acqua calda per usi igienici
sanitari, a norma dell'articolo 4, comma 1, lettere a) e c), del decreto
legislativo 19 agosto 2005, n. 192
2°
Decreto Attuativo del 192/05
Decreto Ministeriale 26.06.2009 contenente le "Linee
Guida Nazionali per la Certificazione Energetica degli Edifici".
Il Decreto
Legislativo 115/2008
attua la direttiva 2006/32/CE, bonus di cubature per
case ad alto tasso di isolamento, installazione pannelli solari e
fotovoltaici senza DIA, in determinati casi.
Il Conto Termico
prevede incentivi del 40% dell’investimento in un periodo
compreso tra i 2 e i 5 anni per gli interventi di incremento
dell'efficienza energetica e produzione di energia termica da fonti
rinnovabili .
La
Finanziaria 65% prevede agevolazioni fiscali per gli interventi finalizzati
al miglioramento della efficienza energetica degli edifici.
Il
Conto
Energia prevede tariffe
incentivanti in particolare per i piccoli impianti fotovoltaici a
utenze familiari, al fine di favorire una maggiore diffusione della
tecnologia sul territorio.
Fondo Rotativoconsiste nel finanziare al 100% interventi su
edifici esistenti con consumi molto elevati (classe G) che possono
essere ridotti della metà con opere che si ripagano anche in meno di 5
anni. Non utilizzato ma
forse più efficace e meno dispendioso degli altri.
Gli eco incentivi per l’acquisto
di case ad alta efficienza energetica Il D.L. 25 marzo 2010 n. 40, convertito con modifiche Legge
22 maggio 2010 n. 73, istituisce, tra l'altro, un fondo per il
sostegno all'economia con contributi per l’acquisto di immobili ad
alta efficienza energetica. (in fase di revisione per comprendere
anche le ristrutturazioni)
Linee guida e Contributi Regione
Veneto I termini per la presentazione delle domande di
finanziamento sono scaduti il 22.09.2009. Riguarda interventi
a destinazione residenzialenon ancora iniziati,
che presentino carattere di sostenibilità, da documentare attraverso
schede notevolmente laboriose e complesse.
Dall'anno 2010 non è previsto il bando.
Atre improvvisate iniziative di facciata poco utili sotto il
profilo del risparmio energetico di Enti Territoriali
Oggi circa il 90% dell'approvvigionamento energetico
mondiale proviene da fonti non rinnovabili: petrolio, carbone, gas naturale,
uranio. Le fonti rinnovabili, compresa la biomassa, restano penultime nella
graduatoria dell'utilizzo energetico.
I combustibili fossili a buon mercato costituiscono ancora il fulcro della
società moderna. Il potere decisionale in materia di approvvigionamento e
fissazione dei prezzi dell'energia si concentra in sempre meno mani e spesso in
regioni politicamente instabili.
L'uso inefficiente dei combustibili fossili mette a rischio l'approvvigionamento
energetico e la qualità della nostra vita. Inoltre contribuisce ai problemi di
inquinamento dell'aria e alle emissioni di gas serra. Il "sesto carburante" - ossia il risparmio energetico ottenibile
mediante un migliore isolamento - costituisce potenzialmente il maggior fattore
di risparmio in questo senso. Il sesto carburante è economico, pulito e
soprattutto sostenibile. Migliora la qualità della vita e il comfort abitativo.
Crea posti di lavoro. È tecnologicamente più che collaudato e non richiede
ricerche ad altissima tecnologia.
Ma la cosa più importante è che il sesto carburante costituisce una risorsa
praticamente non sfruttata.
L'edificio
è il consumatore energetico più vorace
Gli edifici sono i maggiori consumatori di energia, responsabili di oltre il 40%
dell'utilizzo energetico nell'Unione Europea. Riscaldamento, raffreddamento e
condizionamento costituiscono le principali cause dell'inefficienza
nell'utilizzo energetico. Esiste quindi un ampio potenziale di risparmio
energetico ancora non sfruttato. Oggi è possibile costruire una casa
"passiva" qualitativamente perfetta ed economicamente abbordabile, che
impiega il 90% di energia in meno rispetto alla casa media europea - e l'80% di
energia in meno rispetto alla moderna casa standard conforme ai più avanzati
regolamenti edilizi europei. Il costo di costruzione di una casa
"passiva" ben coibentata, ripartito sul ciclo di vita è basso. Un
edificio può durare 100 o più anni, e spesso per molte persone rappresenta il
maggiore investimento di tutta una vita. Ciò nonostante le istituzioni, le
imprese edilizie e i proprietari di immobili rinunciano non solo ad un possibile
quanto massiccio risparmio energetico, ma anche alla maggiore qualità
ambientale offerta da una casa provvista di un elevato comfort termico, di una
buona ventilazione e di altre soluzioni "passive" intelligenti.
L'importanza
dell'isolamento negli edifici
Nel corso degli ultimi due decenni, EURIMA (European Insulation Manifacturers
Association) ha studiato lo sviluppo degli standard d'isolamento termico in
nuovi edifici europei. Normalmente, studi di tale genere si sono concentrati
sullo spessore (mm) dell'isolamento con lane minerali, progettato e usato nelle
nuove costruzioni. Un'indagine d'aggiornamento completata nel 2001 ha mostrato
un continuo progresso negli standard d'isolamento in vari paesi, soprattutto in
Europa centrale. I paesi scandinavi, capeggiati dalla Svezia, mostrano al resto
dell'Europa la strada da seguire. Il Sud continua a restare indietro,
nonostante le normative europee richiedano migliori standard per soddisfare gli
obiettivi di Kyoto. Lo stesso vale per lo spessore isolante delle pareti e dei
tetti.
Gli studi condotti mettono in evidenza il maggiore potenziale di risparmio
energetico in alcuni paesi settentrionali, ma indicano chiaramente che gli
sforzi principali devono concentrarsi nel Sud e nei paesi aventi una vasta
popolazione. Si possono realizzare anche notevoli progressi in quasi tutti i
paesi europei aumentando gli standard dello spessore isolante per pareti e
tetti. Ad esempio, se gli standard isolanti svedesi fossero impiegati in
paesi quali il Belgio, la Spagna e l'ltalia, si otterrebbero risparmi energetici
fino al 90%. Lo stesso vale per I'intera Europa, dove si potrebbero ottenere
risparmi superiori al 50%. I paesi con vaste popolazioni, quali il Regno
Unito, la Germania, la Francia, la Spagna e I'ltalia, hanno il potenziale più
elevato di risparmio energetico. Molti edifici vecchi hanno un isolamento
ridotto o addirittura inesistente ed è qui che si ha un potenziale più elevato
di risparmio.
La sfida è continuare ad esercitare pressione sulla legislazione nazionale per
migliorare gli standard d'isolamento. Gli studi contemporanei sugli
atteggiamenti pubblici verso il riscaldamento globale e i mutamenti climatici
indicano una scarsa consapevolezza della critica importanza dell'isolamento
degli edifici per l'ambiente.
Conclusioni:
• Sono ancora elevati i potenziali risparmi energetici derivanti da maggiori
livelli d'isolamento in edifici nuovi ed esistenti.
• Il Sud d'Europa e sopratutto i paesi popolati hanno il potenziale più alto.
• l valori di trasmittanza termica U per tetti e pareti di, rispettivamente,
0,10 W/m²K e 0, 15 W/m²K, dovrebbero essere standard per le nuove costruzioni
in tutti i paesi europei e possibilmente per gli edifici esistenti.