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Il Piano d
Il Piano d'azione per l'efficienza energetica è stato presentato dalla Commissione europea il 19.10.06
Sarà attuato nell'arco dei prossimi sei anni e mette in luce l'importanza di applicare norme minime di rendimento energetico ad un ampio
ventaglio di apparecchiature e prodotti (dagli elettrodomestici come i frigoriferi e i condizionatori fino alle pompe e ai ventilatori
industriali), per gli edifici e per i servizi energetici.
L'obiettivo è eliminare dal mercato i prodotti che consumano troppo, informare i consumatori sui prodotti più efficienti e trasformare il
mercato rendendolo più efficiente sotto il profilo energetico. Saranno elaborati requisiti minimi di rendimento anche per gli edifici
nuovi e ristrutturati e verranno incentivati gli edifici a bassissimo consumo di energia.
Il piano descrive le tante possibilità di ridurre le perdite a livello di generazione, trasmissione e distribuzione dell'elettricità.
Propone inoltre strumenti mirati per incrementare l'efficienza degli impianti di generazione nuovi ed esistenti e per ridurre le perdite
in fase di trasmissione e distribuzione.
Viene presentata anche una rosa completa di misure per migliorare l'efficienza energetica nel settore dei trasporti. Il piano riconosce
che è possibile risparmiare energia, in particolare utilizzando auto a basso consumo di carburante, sviluppando il mercato per i veicoli
meno inquinanti, garantendo un'adeguata pressione dei pneumatici e migliorando l'efficienza dei sistemi di trasporto stradali, ferroviari,
marittimi e aerei. Non viene tralasciata l'importanza di intervenire sulle abitudini di trasporto dei cittadini.
Vengono fatte una serie di proposte supplementari per sensibilizzare maggiormente i cittadini al problema, attraverso attività di
istruzione e formazione. Infine, nel documento viene ribadita l'urgente necessità di affrontare i temi legati all'efficienza energetica a
livello globale, nell'ambito di partenariati internazionali.
Una volta messo in atto nella sua integrità, il piano d'azione per l'efficienza energetica dovrebbe portare ad risparmio del 20% di
energia entro il 2020.
Piano
d'azione per l'efficienza energetica
Le direttive emanate fino ad oggi sono, in ordine cronologico:
- Direttiva 2006/32/CE che promuove l'efficienza degli usi finali dell'energia e dei servizi energetici;
- Direttiva 2004/8/EC dell'11 febbraio 2004 che promuove la
cogenerazione;
- Direttiva 2002/91/CE del 16 dicembre 2002, sul rendimento energetico nell'edilizia;
- Direttiva 2005/32/EC del 6 Luglio 2005, che fissa i requisiti per una concezione ecologica degli apparecchi che consumano energia;
- Direttiva 92/75/EEC del 22 Settembre 1992 relativa alle informazioni sui consumi energetici che devono essere pubblicate sulle etichette
degli elettrodomestici;
- Direttiva 2000/55/EC del 18 Settembre 2000 sui requisiti di efficienza
energetica delle lampade fluorescenti;
- Direttiva 96/57/EC del 3 Settembre 1996 sui requisiti energetici degli apparecchi per la refrigerazione;
- Direttiva 92/42/EEC del 21 Maggio 1992 sui requisiti delle nuove caldaie ad acqua calda.
Normative che rientrano in un quadro più ampio di programmazione europea
per sostenere i principali attori dell’energia sostenibile e dell’efficienza
energetica, per mettere a punto progetti concreti e diffonderne i risultati, per
dimostrare i benefici di questi nuovi strumenti e tecnologie.
Il piano d'azione precedente è stato Energia
intelligente per l’Europa (2003-2006), un programma triennale
che ha inteso sviluppare e promuovere metodi che stimolino la produzione e
l’uso di energia sostenibile supportando attività e progetti non
tecnologici riguardanti fonti rinnovabili, efficienza energetica,
trasporti puliti e combustibili alternativi, ma anche promuovendo la
cooperazione in questi settori con i paesi in via di sviluppo.
Il programma ha sostenuto finanziariamente le iniziative locali, regionali e
nazionali in questi settori con uno stanziamento per il triennio di 200 milioni
di euro.
La struttura del programma comprende quattro settori di azione che
corrispondono, in parte a programmi precedenti, e che garantiscono e rafforzano
la continuità delle azioni:
- il settore SAVE che concerne il miglioramento dell'efficienza
energetica e l'uso razionale dell'energia, in particolare nei settori
dell'edilizia e dell'industria, con uno stanziamento di 69,8 milioni di euro;
- il settore ALTENER che concerne la promozione delle energie nuove e
rinnovabili per la produzione centralizzata e decentrata di energia elettrica e
calore e la loro integrazione nell'ambiente locale e nei sistemi energetici, con
uno stanziamento di 80 milioni di euro;
- il settore STEER, che concerne il sostegno alle iniziative
riguardanti tutti gli aspetti energetici dei trasporti e la diversificazione dei
carburanti, mediante l'utilizzazione di fonti di energia rinnovabili, con uno
stanziamento di 32,6 milioni di euro;
- il settore COOPENER, che concerne il sostegno alle iniziative
relative alla promozione delle energie rinnovabili e dell'efficienza energetica
nei paesi in via di sviluppo, con uno stanziamento di 17,6 milioni di euro.
Per approfondimenti:il sito
tematico dell'Unione europea sull'Energia.
La campagna europea Energia
Sostenibile.
Il
quadro legislativo europeo sull'efficienza enrgetica.
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