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Confronto di costi per combustibile e tecnologie Tabella di confronto sui costi per produrre 10000 kWh
(consumo presunto annuo dell'edificio) con tecnologie e
combustibili differenti. (dal
forum
CERCAENERGIA) Note:
* kWh
per unità di misura kg/mc/l
Vedi ANDAMENTO COSTI ENERGIA PRIMARIA
CARATTERISTICHE COMBUSTIBILI
Carbone (Antracite e Litantrace): Fra i due il più pregiato è l'antracite di formazione geologica più antica è quello con più resa termica e meno parti volatili, però più difficile da trovare. Dal punto di vista pratico il carbone può essere un sostituto della legna. Il carbone contiene immagazzinata una quantità di energia molto superiore alla legna, è più facile da maneggiare ed immagazzinare, è meno ingombrante consente una molto maggiore autonomia di fuoco e la sua combustione è persino più controllabile di quella della legna. Il carbone brucia però in maniera diversa dalla legna e dovrà essere impiegato con caldaie appositamente disegnate per questo combustibile. Mentre la legna brucia "dall'alto verso il basso" una carica di carbone brucia dal "basso verso l'alto" deve perciò obbligatoriamente essere disposta su di una griglia per una appropriata ossigenazione. Il carbone brucia a temperature mediamente molto più alte della legna, quindi le pareti della camera di fuoco dovranno essere particolarmente resistenti. mentre la griglia dovrà comunque essere sostituita più frequentemente. Il carbone contiene molto più zolfo della legna ed i suoi fumi sono quindi potenzialmente più corrosivi, è importante pulire accuratamente la canna fumaria ed il canale da fumo appena finita la stagione invernale per evitare che l'umidità primaverile combinandosi con gli ossidi di zolfo depositati sulle pareti dei condotti specie se in metallo produca acidi in grado di corroderle. In generale una caldaia a carbone può bruciare anche legna mentre in una stufa specificamente disegnata per la legna non si deve mai bruciare carbone, è dannoso per la caldaia e potenzialmente pericoloso. Il carbone brucia in maniera più efficiente della legna e quindi i fumi di combustione sono più freddi il che può compromettere il tiraggio di canne fumarie non ben coibentate. Volendo usare una caldaia a carbone si dovrà porre particolare cura nella realizzazione del camino e possibilmente non utilizzare la caldaia con temperature esterne miti. Accendere e mantenere un fuoco di carbone è più delicato e noioso che accendere un fuoco di legna.
Lignite: La lignite è un carbone di formazione più recente ha un tenore. in materie volatili (calcolate sul residuo secco).superiore al 40%; contiene più ossigeno del litantrace ha una notevole umidità naturale e possiede solo il 40-45% di carbonio; il suo potere calorifico varia tra 4.200 e 6.200 kcal per kg. Una lignite dell'era secondaria è tuttavia abbastanza prossima a un litantrace a lunga fiamma. Le ligniti giovani dell'era terziaria hanno un debole potere calorifico: occorrono 4,5 t per avere lo stesso rendimento di 1 t di litantrace. Brucia come l'antracite (dal basso verso l'alto) solo che la sua combustione è meno facile da controllare, (alcuni usano mischiare legna secca alla lignite per migliorarne la combustione). La sua combustione emana cattivo odore .inoltre i suoi fumi sono più inquinanti per l'ambiente e più corrosivi per la caldaia. Qualora si dovesse optare per questo combustibile sceglierne uno dei migliori e informarsi presso le autorità di regionali su possibili divieti ad utilizzare lignite per riscaldamento.
Torba: La torba è il combustibile minerale solido di formazione contemporanea; completamente secca e dedotte le ceneri ha solo il 30- 35% di carbonio puro; appena estratta dal giacimento contiene in peso da quattro a cinque volte più acqua che materia secca; seccata all'aria contiene ancora il 25% di umidità residua. Il suo potere calorifico raggiunge soltanto le 4.000 kcal per kg. Ha i stessi difetti della lignite anche per la torba conviene informarsi su possibili divieti.
Carbone di Legna: In assoluto il migliore combustibile solido è un buon riducente non fa fumo s'infiamma e brucia facilmente sviluppando un potere calorifico di circa 8.000 kcal per kg; inoltre la sua produzione permette l'utilizzazione razionale del legname anche di quello altrimenti inservibile e fornisce sottoprodotti di grande importanza. Sostanzialmente questo combustibile è il residuo della distillazione secca del legno, se la temperatura ha superato i 400 ºC si ottiene carbonio quasi puro; ha soltanto il 2-3% di ceneri e il 12-15% di materie volatili. Per ottenere 1 kg. di carbone occorrono dai 4 ai 6 kg. di legna. I sui unici difetti sono il costo (fino a 10 volte quello della legna) e l'approvvigionamento.
Biocombustibile Si tratta di un nuovo combustibile ad altissima resa termica appositamente studiato e collaudato dalla Roda srl per Stufe e Termocamini. Si tratta di una miscela dei migliori prodotti naturali quali carbone (antracite) carbone di legna; ceppato e biomasse vegetali.
Legna: Da sempre il combustibile più usato dall'uomo per il riscaldamento domestico occorre usare legname stagionato e in base alle proprie esigenze sceglierne il tipo.
Pellets: Le pellets hanno la stessa origine dei ciocchi di segatura pressata ma con un taglio molto più piccolo essendo in genere cilindretti di 5/6 mm di diametro e 2o 3 cm di lunghezza. Possono essere impiegate solo in stufe specificamente disegnate per il loro utilizzo, le caratteristiche sono praticamente identiche a quelle dei "fratelli maggiori" col vantaggio. però che la particolare tecnica di combustione delle stufe a pellets le rende nonostante i costi di trasporto il combustibile alternativo attualmente più conveniente .insieme ai gusci di frutta secca. Sono generalmente vendute in sacchetti da 15 Kg facili da usare ed immagazzinare anche all'interno di appartamenti cittadini ed alimentano stufe semiautomatiche il che ne spiega la sempre maggior diffusione. Sono del tutto inutili per chi abbia una stufa tradizionale.
Cippato pressato: Sono ottenuti dai residui della lavorazione del legno ovvero ottenuti direttamente dalla lavorazione di tagli di legno non utilizzabili per lavorazioni più pregiate. I migliori sono realizzati in puro faggio e la consistenza è ottenuta dalla semplice pressione senza aggiunta di collanti. Contengono una potenza in Kcal/Kg decisamente superiore alla legna (dalle 4000 sino alle 5000 Kcal/Kg) sono più "puliti" e semplici da immagazzinare ed usare non sporcano e inquinano meno; producono pochissima cenere e sono facili da accendere. Tuttavia gli alti costi di trasporto ne rendono il costo per chilocaloria sensibilmente superiore a quello della legna sconsigliandone l'uso abituale per il riscaldamento se non in impianti usati saltuariamente. Bruciano in genere molto rapidamente. Possono essere utilizzati con vantaggio per accendere il fuoco o per aumentare velocemente la temperatura di combustione. per riprendere con rapidità un fuoco morente o per aiutare la combustione di legna non perfettamente secca. Confezionati generalmente in buste di plastica vanno utilizzati rapidamente dopo l'estrazione dalla confezione specie in ambienti umidi assorbono l'umidità molto facilmente trasformandosi in mucchi di segatura bagnata del tutto inutilizzabile.
Sansa: La sansa esausta (i residui della spremitura dell'olio di oliva).è quella che viene usata come combustibile venduta sia a pani che in trucioli è un ottimo combustibile per caldaie appositamente progettate. Usata molto in passato come combustibile economico oggi come combustibile comincia ad essere meno competitivo per vari motivi: 1 - La sua combustione emana cattivo odore e quindi la caldaia va montata in locali esterni; 2 - Il suo prezzo è in continua ascesa; 3 - Ultimamente alcune USL stanno analizzando i suoi fumi in quanto non rientrerebbero nelle norme.
Gusci di noci: I gusci di noci, mandorle, nocciole e pinoli. opportunamente tritati costituiscono probabilmente il miglior combustibile naturale esistente. Sono praticamente privi di umidità hanno un altissimo contenuto di chilocalorie e come residuo dell'industria alimentare un costo estremamente contenuto, almeno sinora. Scarsa ne è invece la disponibilità se non localmente nelle zone di produzione dove comunque alimentano un vivace commercio di stufe specificamente destinate al loro utilizzo. Le stufe a pellets in effetti possono essere adattate a questo tipo di combustibile.
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