E'
obbligatoria la manutenzione annuale della caldaia murale ai fini della
legge?
Alcuni costruttori indicano consigliata la manutenzione annuale.
Quindi se scelgo di non farla (per es. per il poco utilizzo della
caldaia stessa), sono soggetto a sanzioni in caso di ispezione?
24.06.10 |
La Manutenzione Ordinaria della
caldaia, in genere una volta all'anno, viene scritta nel libretto di
impianto dall'installatore in base alle indicazioni fornite del
fabbricante nel libretto d’uso e manutenzione dell’apparecchio.
Altra cosa è il Controllo di Efficienza Energetica di competenza
della Provincia, che va fatto con altre cadenze temporali. (1, 2, 4 anni
a secondo della potenza e tipo di combustibile)
L'ispettore incaricato dalla Provincia ha quindi la competenza di
sanzionare l'assenza di questi ultimi controlli, ma non la mancata
manutenzione ordinaria.
Tuttavia la manutenzione ordinaria è prevista dalla norma
(vds. Art. 5 DPR 59/09 e Allegato L al D.Lgs 192/05) e il manutentore si
attiene ai tempi indicati nel libretto di impianto
>>. 30.06.10 |
Cos’è il libretto di impianto? |
E’ la “carta di identità” dell’impianto: riporta tutti i dati
relativi all’installatore, l’utilizzatore, il manutentore o
l’eventuale responsabile di gestione ed il tecnico deve di volta in
volta trascrivere i dati rilevati per ogni verifica effettuata. |
Quando devo compilare o far compilare il
libretto d'impianto? |
La compilazione iniziale del libretto nel caso di impianti termici
di nuova installazione o sottoposti a ristrutturazione, e per impianti
termici individuali anche in caso di sostituzione dei generatori di
calore, deve essere effettuata all'atto della prima messa in servizio,
previo rilevamento dei parametri di combustione, dalla ditta
installatrice. Quest’ultima avendo completato i lavori di realizzazione
dell'impianto termico, è in grado di verificarne la sicurezza e la
funzionalità nel suo complesso, ed è tenuta a rilasciare la
dichiarazione di conformità di cui all'art. 9 della legge 5 marzo 1990
n. 46.
Copia della scheda identificativa dell'impianto contenuta nel
libretto, firmata dal responsabile dell'esercizio e della manutenzione,
dovrà essere inviata alla Provincia per i controlli.
La compilazione iniziale del libretto, previo rilevamento dei parametri
di combustione, per impianti esistenti all'atto dell'entrata in
vigore del presente regolamento, nonché la compilazione per le verifiche
periodiche previste dal presente regolamento è effettuata dal
responsabile dell'esercizio e della manutenzione dell'impianto termico.
Il libretto di centrale (per impianti con potenzialità superiore a 35
kW) e il libretto di impianto devono essere conservati presso l'edificio
o l'unità immobiliare in cui è collocato l'impianto termico. |
Cos'è la Dichiarazione di Conformità ? |
L'installazione, la manutenzione la ristrutturazione e
l'ampliamento degli impianti termici devono essere affidate a ditte o
imprese abilitate iscritte alla Camera del commercio o all'albo delle
Imprese artigianali.
La Legge 46/90 e succ. - Norme per la sicurezza degli
impianti - stabilisce che per gli impianti termici installati dopo il 13
marzo 1990 l'impresa installatrice è tenuta a rilasciare la Dichiarazione
di Conformità. Tale documento attesta che l'impianto è stato realizzato
nel rispetto delle norme di cui all'art. 7 della stessa legge.
Nel caso
non sia stata rilasciata bisogna risalire all'installatore
dell'impianto e farsela rilasciare. |
Chi è il responsabile dell'esercizio e della
manutenzione della caldaia dell'alloggio in cui risiedo? |
Il responsabile dell’impianto termico è il proprietario dell’unità
immobiliare, oppure l’occupante (se diverso dal proprietario), oppure
l’amministratore di condominio nel caso si tratti di impianto
centralizzato.
Essi possono delegare per iscritto la responsabilità dell’esercizio e
della manutenzione dell’impianto ad un’impresa o ad un tecnico abilitato
che assume pertanto il ruolo di “terzo responsabile”. |
Quali sono le responsabilità ed i compiti del
"Responsabile dell'impianto
termico"? |
Il responsabile dell'impianto termico deve:
- predisporre il libretto d'impianto
- fare effettuare ad una impresa abilitata, ai sensi della 46/90, le
operazioni previste dalla legge. Dopo l'intervento di manutenzione
l'impresa deve compilare e consegnare in copia all'utilizzatore il
Rapporto di controllo e manutenzione, questa documentazione dovrà essere
allegata al libretto d'impianto sul quale dovranno essere trascritti i
dati relativi alle manutenzioni ed alle prove fumi effettuate;
- regolare l'impianto in modo che non superi la temperatura media degli
ambienti di 22 °C: la responsabilità del superamento di tale limite è
imputabile all'occupante.
Il responsabile dell'impianto è soggetto alle sanzioni amministrative
previste dal comma 5 dell'art. 34 della legge 9 gennaio 1991, n.10. |
Esiste un elenco dei manutentori a cui
rivolgermi? |
Vedi a fondo pagina l'elenco di manutentori convenzionati con la
Provincia di Belluno.
Resta inteso che la manutenzione può essere effettuata anche da
manutentori non convenzionati,
l’importante è assicurarsi che siano abilitati ai sensi della Legge
46/90. Per tale accertamento è necessario farsi mostrare un certificato
con il numero di iscrizione alla Camera di Commercio o all'Albo delle
imprese Artigiane. |
Il mio scaldacqua è un impianto termico? |
NON sono considerati impianti termici e quindi
soggetti a quanto previsto dal D.P.R. 412 e s.m.i.: le stufe, i
caminetti, gli scaldacqua unifamiliari, i radiatori individuali. |
Quali sono le cause per cui si può formare il
CO e diffondere nell'ambiente in cui abito? |
Sono principalmente tre:
- se la combustione avviene in un locale insufficientemente areato
- cattivo funzionamento dello scarico dei fumi
- malfunzionamento dovuto a scarsa manutenzione dell'impianto stesso.
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Cosa è l'Autocertificazione? |
È un rapporto tecnico che deve essere inviato alla Provincia
(insieme al bollino o alla ricevuta di versamento dello stesso)
dal responsabile dell’impianto o dal manutentore convenzionato, con la
quale si dichiara di aver eseguito i controlli
all’impianto termico.
L’autocertificazione va compilata e inoltrata in concomitanza al
controllo dei fumi, non è obbligatoria e costa
all’utente euro 5, oltre al costo di manutenzione. |
Come presentare l'Autocertificazione |
Se il
manutentore è convenzionato
con la Provincia: il manutentore
invia direttamente una copia del modello G o F compilato ed integrato da
apposito bollino.
Se il manutentore non è convenzionato con la Provincia: è
compito del responsabile
dell'impianto inviare il rapporto tecnico e la ricevuta del versamento
del bollino. |
Perchè fare l'Autocertificazione |
Presentare
l’autocertificazione conviene perché la Provincia effettua
una serie di ispezioni a campione, eseguite da personale
specializzato, sullo stato di manutenzione e controllo degli impianti
termici che saranno gratuite per chi avrà inviato l'autocertificazione,
con il relativo pagamento del bollino; per che non avrà effettuato l'autocertificazione
il costo dell'ispeziona sarà a suo carico.
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Quanto costa il bollino |
Per qualsiasi impianto fino a 35 kW costa 5 euro e va fatto ogni 4 anni
Per impianti
da 35 KW a 116 kW costa 10 euro e va fatto ogni 2 anni
Per impianti
da 116 KW a 350 kW costa 15 euro e va fatto ogni 2 anni
oltre 350 kW costa 20 euro e va fatto ogni 2 anni |
Dove spedire l'Autocertificazione |
Provincia di Belluno
Via S. Andrea, n. 1 - 32100 Belluno |
Come effettuare i pagamenti |
Conto corrente postale ccp. n. 12104329 intestato a Provincia di
Belluno Servizio Tesoreria
oppure Conto di tesoreria della Provincia di Belluno n. 077303 con
versamento da effettuarsi presso sportelli Unicredit. |
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