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ORDINANZA
SANZIONE PECUNIARIA Nel caso l'intervento abusivo risulti in contrasto
con la disciplina urbanistica ma non sia demolibile senza pregiudizio della
parte conforme va applicata una sanzione pecuniaria senza quindi il rilascio del
permesso in sanatoria. SCHEMA COMUNE DI …………………… Provincia di Belluno Prot.
……………..
data, ………………….
Ordinanza di pagamento della sanzione pecuniaria alternativa alla demolizione delle opere edilizie abusive, ai sensi dell’art. 34, comma 2, del DPR 6/6/2001 n. 380, eseguite in parziale difformità da licenza/concessione/permesso/superDIA nell’immobile sito in (indicare l’esatta ubicazione dell’abuso). Ai
Sigg. Il Dirigente/Il Responsabile del Servizio Premesso che la Polizia Municipale e/o l’Ufficio Tecnico Comunale ha/hanno accertato, giusto rapporto n....... redatto in data ........, che sono stati eseguiti interventi consistenti nella ....(indicare l’intervento con la massima precisione, sulla base di quanto rilevato nel rapporto), nell’immobile sito ... (indicare esatta ubicazione lavori), abusivi in quanto realizzati in parziale difformità da licenza/concessione/permesso/superDIA (indicare gli estremi del titolo); [capoverso eventuale nel caso in cui nel procedimento repressivo derivi dall’esame di una domanda di sanatoria o condono edilizio] Rilevato che dagli atti della domanda di sanatoria n. ............ presentata in data ............ ai sensi ............ , in virtù del provvedimento di diniego prot. n. ............ in data ............ risulta che ............ (indicare l’intervento non sanato e la sua ubicazione sulla base delle risultanze istruttorie); [capoverso eventuale nel caso in cui sia stata precedentemente adottata ordinanza di sospensione dei lavori] Rilevato che per tali interventi, in corso di esecuzione al momento dell’accertamento, è stata adottata ordinanza di sospensione dei lavori prot. n. ............ in data ............ ; Preso atto dell’istruttoria tecnica d’ufficio del ............... dalla quale si rileva che:
[capoverso eventuale qualora la normativa regionale imponga l’acquisizione del parere della Commissione Edilizia] Acquisito il parere della Commissione Edilizia Comunale, espressasi in data ......... favorevole all’irrogazione della sanzione pecuniaria alternativa alla demolizione delle opere in quanto ................ (riportare le motivazioni); Viste le previsioni l’art. 34 del DPR 6/6/2001 n. 380 e successive modifiche ed integrazioni, e in particolare quelle di cui al comma 2 (Citare anche l’eventuale normativa regionale); Visto che, secondo la predetta norma, la sanzione pecuniaria alternativa alla demolizione per le opere adibite ad uso residenziale deve essere determinata in base ai parametri fissati dalla Legge 27 luglio 1978 n. 392, e quindi: - viene applicata ad una superficie convenzionale individuata in mq. ……...; - l’ammontare del costo di produzione viene quantificato con il rispetto dei coefficienti correttivi e costituisce base per l’irrogazione della prevista sanzione (pari al doppio del valore stesso); [capoversi per le opere adibite ad usi diversi da quello residenziale] Visto che, secondo la predetta norma, la sanzione pecuniaria alternativa alla demolizione per le opere adibite ad usi diversi da quello residenziale deve essere determinata a cura dell’Agenzia del Territorio ed alla stessa è stata quindi richiesta tale valutazione; Constatato che è pervenuta, con nota n. ............ del ............ , da parte dell’Agenzia del Territorio di ............ , la determinazione dell’aumento del valore venale dell’immobile conseguente alla realizzazione delle opere, il cui ammontare è stato fissato in €. ............ (come si evince dall’allegato atto); ORDINA ai nominati in indirizzo di pagare a titolo di sanzione pecuniaria, in alternativa alla demolizione ed alla rimessa in pristino delle opere abusive sopradescritte, la somma determinata secondo l’allegato prospetto (che costruisce parte integrante del presente atto) dell’ammontare pari a €. .................... Tale importo dovrà essere versato entro ........... giorni dal ricevimento della presente ordinanza, scegliendo una delle seguenti modalità: 1. versamento diretto presso................. che su esibizione della presente eseguirà la riscossione; 2. bonifico bancario per l’importo totale a favore di ................................. indicando la seguente causale: ............................... La ricevuta del pagamento effettuato dovrà essere fatta pervenire, entro lo stesso termine di gg .... a ....... Trascorso il termine sopra indicato, senza che sia stato provveduto al pagamento, si procederà alla riscossione della somma dovuta, ai sensi di ............. Si fa presente infine, ai sensi dell’art. 3 della Legge 241/90, che avverso il presente provvedimento è possibile presentare ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale del Veneto entro 60 giorni o,in alternativa, al Presidente della Repubblica entro 120 giorni dalla data di notifica dell’atto stesso.
Il Dirigente/Il Responsabile del Servizio RIFERIMENTI NORMATIVI L.R. 61/85 - Art. 93 - Sanzioni amministrative per interventi in parziale difformità e per ristrutturazioni abusive. Le opere conseguenti
a interventi in parziale difformità dalla concessione o dalla relativa istanza,
ove essa sia stata tacitamente assentita, ovvero quelle conseguenti a interventi
di ristrutturazione edilizia anche in assenza di concessione o della relativa
istanza o in totale difformità o con variazioni essenziali dalla stessa, quando
siano in contrasto con la disciplina urbanistica vigente, e adottata, per la
parte difforme sono demolite ovvero rimosse in modo da rendere gli edifici
conformi alle prescrizioni degli strumenti urbanistico - edilizi a cura e spese
dei responsabili dell’abuso, oppure, nel caso in cui ciò non possa essere
fatto senza pregiudizio della parte conforme, sono soggette a una sanzione
amministrativa pari al doppio del costo di produzione della parte realizzata in
difformità, determinato ai sensi della L. 27 luglio 1978, n. 392, se a uso
residenziale, e pari al doppio del valore venale, determinato dall’Ufficio
Provinciale per la Pianificazione e la Gestione del Territorio e, fino alla sua
entrata in funzione, dall’Ufficio Tecnico Erariale per le opere adibite a usi
diversi da quello residenziale.
D.P.R.
308/01 - Art. 34 (L)
- Interventi eseguiti in parziale difformità dal permesso di costruire 1. Gli interventi e le opere realizzati in parziale difformità dal permesso di costruire sono rimossi o demoliti a cura e spese dei responsabili dell'abuso entro il termine congruo fissato dalla relativa ordinanza del dirigente o del responsabile dell’ufficio. Decorso tale termine sono rimossi o demoliti a cura del comune e a spese dei medesimi responsabili dell'abuso. 2. Quando la demolizione non può avvenire senza pregiudizio della parte eseguita in conformità, il dirigente o il responsabile dell’ufficio applica una sanzione pari al doppio del costo di produzione, stabilito in base alla legge 27 luglio 1978, n. 392, della parte dell'opera realizzata in difformità dal permesso di costruire, se ad uso residenziale, e pari al doppio del valore venale, determinato a cura della agenzia del territorio, per le opere adibite ad usi diversi da quello residenziale. 2-bis. Le disposizioni del presente
articolo si applicano anche agli interventi edilizi di cui all'articolo 22,
comma 3, eseguiti in parziale difformità dalla denuncia di inizio attività. |
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