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Il REC può essere il terreno ideale per l’innovazione e la sperimentazione tecnologica in grado di contribuire alla riduzione delle emissioni e di fornire anche una proposta concreta ai problemi di costo dell’energia. Regolamenti edilizi e risparmio energetico
In mancanza di una
politica nazionale univoca per la promozione delle fonti rinnovabili e
il risparmio energetico, quanto contano le scelte e le normative adottate dalle
amministrazioni locali?
I regolamenti edilizi
comunali sono una leva fondamentale per promuovere e realizzare politiche
ambientali e energetiche innovative. La prima indagine di Cresme e Legambiente sul regolamento edilizio come motore del cambiamento, ha preso in considerazione un campione di 1000 comuni raccogliendo e catalogando 188 regolamenti edilizi, che, attraverso l’obbligo (104) o con i soli incentivi (85), promuovono un diverso modo di costruire che guarda alla sostenibilità ambientale. Il principale indirizzo
che emerge dall’analisi dei 188 regolamenti edilizi è quello che riguarda l’obbligo
di progettare e realizzare l’impianto di produzione di energia termica in modo
di coprire con fonti rinnovabili almeno il 50% del fabbisogno annuo di
energia per la produzione di acqua calda e di prevedere l’installazione di
pannelli fotovoltaici per la produzione di energia elettrica non inferiore a
quantità definite con valori diversi per unità abitativa dai vari regolamenti.
L’obbligo riguarda tutte le nuove costruzioni, le demolizioni e ricostruzioni
e le ristrutturazioni integrali di edifici che superino una certa dimensione per
alcuni comuni, o tutte indistintamente per altri. Misurato in termini di
potenziali, i regolamenti edilizi dei 104 comuni censiti che obbligano le nuove
costruzioni a rispettare gli obiettivi di risparmio energetico, interessano un
mercato annuo di 40mila abitazioni, circa. il 13% delle 300mila abitazioni
realizzate in Italia nel 2008, interessando 7,6 milioni di abitanti. 24 comuni su 104 hanno inserito nei regolamenti edilizi obblighi di risparmio energetico, prevedendo prescrizioni che vanno oltre la produzione di energia solare. Tali prescrizioni, rivolte esclusivamente alle nuove costruzioni, riguardano l’adozione di sistemi di recupero di acque piovane e grigie da utilizzare per gli scarichi del water, la realizzazione di pavimenti drenanti nelle superfici lasciate libere o nei giardini; l’utilizzo di materiali naturali e di tecniche costruttive per incrementare l’efficienza energetica; l’installazione di rubinetterie con miscelatore acqua e aria; il controllo automatizzato dell’illuminazione delle parti comuni; il posizionamento e orientamento degli edifici per utilizzare al meglio il rapporto luce-ombra. 7 regolamenti edilizi
su 104 indicano una percentuale di copertura del fabbisogno totale di energia
dell’edifici (15%-20%) che deve obbligatoriamente provenire da fonti
rinnovabili quali esse siano (solare, acqua, vento, geotermia, ecc.). Tra le Province vale la
pena segnalare le linee guida per la definizione dei regolamenti edilizi
comunali di tipo sostenibile delle Province di Parma, Lecco, Varese, Milano,
Como, Pavia, Trento e Bolzano, che definiscono una serie di indirizzi e
regolamenti per consentire ai comuni della provincia di redigere i loro
strumenti regolativi relativi a interventi operativi come la definizione del
giusto posizionamento degli edifici al fine di ridurre al minimo l’ombreggiamento
sulle facciate, la facoltà dei comuni di ridurre i contributi per la
costruzione e gli oneri di urbanizzazione secondaria per chi adotti impianti e
tecnologie per la riduzione del consumo energetico e la produzione di energia
rinnovabile. “I regolamenti edilizi
– hanno sottolineato Zanchini e Bellicini - rappresentano un punto di snodo
fondamentale tra le pratiche costruttive e le innovazioni in campo energetico. E’
in questa direzione che è utile muoversi, informare in maniera diffusa,
spingere la formazione e la ricerca. In poco tempo all’edilizia è stato
assegnato un ruolo che mai prima aveva avuto. Ora che i Governi non hanno più
in mano la leva delle tariffe per aiutare le famiglie in un mercato
liberalizzato è qui che si può guardare e intervenire per aiutare sia il clima
che le famiglie in difficoltà. I regolamenti edilizi possono allora rendere
concreta un idea di città in cui si ripensino case e quartieri per renderli
più vivibili, in cui cresca la possibilità di un lavoro qualificato nella
manutenzione, gestione, riqualificazione energetica in edilizia”.
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